Roma, 4 novembre. “Notiamo con disappunto che la previsione contenuta nel Dpcm del 3 novembre scorso che indica nel massimo del 50% il coefficiente di riempimento dei mezzi del trasporro pubblico, purtroppo non indica in alcun modo quale soggetto dovrà essere preposto al controllo del rispetto della norma”.
A dichiararlo il Segretario nazionale, Paolo Fantappiè, e il Coordinatore nazionale Tpl, Roberto Napoleoni, della Uiltrasporti, che proseguono:
” Non è possibile che ancora una volta la norma taccia su un aspetto cosi importante, affidando implicitamente al senso di responsabilità dei singoli lavoratori la gestione del contenimento passeggeri. Gli autisti non possono sostenere anche questa ulteriore responsabilità – spiegano i due sindacalisti della Uiltrasporti.
“Servono indicazioni chiare, su chi debba svolgere il controllo sul numero dei viaggiatori che potranno salire a bordo dei mezzi pubblici, al fine di non aumentare in modo esponenziale il rischio aggressioni al personale viaggiante.
“Basta con la logica del cerino acceso, che finisce inevitabilmente sempre col bruciare le dita dei lavoratori del Tpl, che in questa lunga pandemia stanno operando con tanto spirito di sacrificio ed abnegazione, assicurando la mobilità urbana ed extraurbana a tutto il paese”.