La segretaria nazionale della Uiltrasporti Francesca Baiocchi ha partecipato nei giorni scorsi al workshop organizzato a Spalato dal Comitato donne dell’ETF, il sindacato europeo dei trasporti, dedicato all’impatto che la trasformazione digitale avrà sulle lavoratrici dei trasporti.
Nel corso dell’incontro, a cui hanno preso parte 18 sindacaliste provenienti da tutta Europa e in rappresentanza di diversi settori dei trasporti, è emerso che l’impatto dell’automazione e digitalizzazione nel mondo del lavoro e nello specifico sulle donne, sia un fenomeno ancora poco studiato. Si è comunque unanimemente ritenuto che le ripercussioni, di questi due fattori, sui posti di lavoro potrebbero non essere affatto uguali per tutti. Con l’introduzione del citato binomio, e tenendo conto della distribuzione di genere in alcuni settori specifici dei trasporti, si rischia che un numero maggiore di donne (rispetto agli uomini), perdano il lavoro perché occupate in mansioni più facilmente automatizzabili di altre. Questo rischia di ampliare ulteriormente le già presenti asimmetrie lavorative tra uomini e donne.
È importante governare la rivoluzione digitale con politiche di riqualificazione professionale, di sostegno al reddito e nuova occupazione per le persone colpite dalla perdita del posto di lavoro, allo scopo di mitigare gli impatti sociali ed economici negativi, contribuendo ad una transizione più equa e sostenibile.
Per questo è fondamentale, a livello europeo, un intervento normativo che assicuri la partecipazione dei sindacati nelle decisioni legate alla doppia transizione, garantendo che i lavoratori abbiano voce nelle questioni che influenzano il loro impiego.
La contrattazione collettiva può contribuire a stabilire linee guida e norme, che bilancino gli impatti delle nuove tecnologie con la tutela dei diritti dei lavoratori, ed evitare/mitigare fenomeni di discriminazioni di genere.