RIDARE DIGNITA' AL PAESE, ALLE PERSONE, AL LAVORO.

Trasporto aereo, sindacati: verso lo sciopero in Enav

Trasporto aereo, sindacati: verso lo sciopero in Enav

“Abbiamo aperto le procedure di raffreddamento in Enav come da legge 146/90 per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del trasporto aereo sezione Assocontrol, il che significa che andiamo verso lo sciopero in questa azienda”. Ne danno notizia Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, che spiegano: “Questa sezione del ccnl è scaduta ormai il 31 dicembre 2019 e se abbiamo avuto pazienza finora è stato anche per via delle conseguenze della pandemia, ma adesso gli alibi sono finiti. I problemi derivanti da questa situazione inaccettabile sono numerosi perché molti aspetti normativi e retributivi del ccnl sono ormai obsoleti.

Abbiamo presentato una richiesta di convocazione urgente del tavolo di rinnovo lo scorso 20 aprile ma non si è mosso nulla. L’Amministratore Delegato di Enav è rimasto totalmente indifferente rispetto alla nostra legittima richiesta. Evidentemente ritiene  che i contratti di lavoro non si rinnovano e che le persone che contribuiscono diuturnamente ai risultati dell’azienda non vadano considerate nella giusta misura”.

Continuano Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti: “Come se non bastasse l’azienda ha anche altre grosse questioni in sospeso, ad esempio una cronica carenza di personale, nonostante gli accordi e i protocolli da noi firmati per la professionalizzazione interna delle lavoratrici e dei lavoratori e per l’assunzione di nuovo personale dall’esterno già dal luglio 2018. Aggiungiamo anche il mancato rispetto da una parte del protocollo di intesa sul piano industriale del 13 maggio 2019, che prevedeva nuovi istituti normativo-contrattuali per l’implementazione delle torri remote e per il trasferimento dei servizi radar di avvicinamento (App) dai singoli aeroporti ai centri radar di regione (Acc) e dall’altro lato del verbale sottoscritto in Organismo paritetico di garanzia il 13 ottobre scorso che prevedeva una serie di misure per l’implementazione tecnologica e il rendere il personale idoneo alla realizzazione del piano industriale”.

“Per tutte queste ragioni – concludono le organizzazioni sindacali – se l’azienda non cambierà subito atteggiamento, lo sciopero sarà inevitabile”.