In data 25 settembre è tornato a riunirsi, in modalità videoconferenza, il Comitato Aziendale Covid di Trenitalia. In premessa la parte sindacale ha espresso preoccupazione per l’incremento dei casi di contagio nel nostro Paese e dunque la necessità di tornare ad approfondire lo stato delle iniziative di prevenzione e tutela della salute nei luoghi di lavoro.
La Società ha riassunto l’incidenza dei casi di positività e di quarantena obbligatoria per contatto diretto che hanno interessato i dipendenti di Trenitalia: sono stati 100 i casi registrati dall’inizio della pandemia, di cui un 70% ha riguardato i colleghi del front-line (Equipaggi-Commerciale), un 20% il personale di Officina ed il restante 10% ha coinvolto il personale del settore Uffici.
Un dato confortante che però non consente a nessuno di abbassare la guardia e per questo è giunta forte e chiara alla Società la richiesta della parte sindacale affinché si studino ulteriori iniziative di prevenzione sui luoghi di lavoro, si rafforzino i controlli sulle frequenza delle sanificazioni al materiale rotabile e negli Impianti, si monitorino i rapporti con le Ditte di Appalto anche per quanto riguarda le iniziative a tutela della salute dei loro lavoratori.
Sulle dotazioni di mascherine e gel Trenitalia ha garantito una capacità di approvvigionamento almeno sino a marzo 2021, ma la parte sindacale ha segnalato alcune difficoltà di reperimento di mascherine FFP2 le cui scorte non possono in alcun modo essere messe a rischio.
Non ultima, infine, la possibile fine del periodo emergenziale che avrà importanti ripercussioni per il personale in smart-working. Anche su questo aspetto il Sindacato ha ribadito che è preciso compito del Comitato seguire e vigilare sul graduale rientro in servizio del personale.
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