RIDARE DIGNITA' AL PAESE, ALLE PERSONE, AL LAVORO.

Tutela del personale dei trasporti dalle aggressioni, Tarlazzi: individuare subito soluzioni per porre freno a intollerabile fenomeno

Tutela del personale dei trasporti dalle aggressioni, Tarlazzi: individuare subito soluzioni per porre freno a intollerabile fenomeno

Si è svolta ieri pomeriggio, in videoconferenza, la riunione tra le Organizzazioni sindacali e il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili relativa alla tutela del personale dalle aggressioni subite nell’espletamento del servizio.

Le Organizzazioni sindacali hanno evidenziato come dopo diversi incontri in sede ministeriale ancora non siano state implementate azioni di contrasto alle aggressioni, che in un contesto come quello attuale di emergenza sanitaria si sono anche incrementate, e i lavoratori sono ancora abbandonati e lasciati soli.

Il segretario Generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi ha ribadito “la non più rinviabile necessità di individuare soluzioni concrete ed immediate per porre un freno a questo intollerabile fenomeno e, in questo contesto, anche la netta contrarietà della Uiltrasporti rispetto all’obbligo dei lavoratori di controllo del rispetto delle norme di comportamento anti contagio e del Green Pass da parte dei passeggeri.”

“Non sono più procrastinabili interventi immediati, anche in tema di dotazioni di sicurezza dei mezzi, che facciano sentire lavoratori e viaggiatori sicuri su un mezzo di trasporto.”

“Se il trasporto pubblico – ha proseguito il Segretario – deve essere al centro della transizione ecologica di cui tanto si parla non è pensabile che questo non sia un trasporto sicuro e controllato oltre che efficiente”.

“La Uiltrasporti – ha concluso Tarlazzi – fino a quando non esisteranno concrete tutele per il personale, e in assenza di specifici accordi aziendali, riterrà i lavoratori, siano essi verificatori o autisti, esentati dal controllo sull’utilizzo delle mascherine e sul possesso del green pass, mettendo a disposizione i propri uffici legali a difesa degli interessi dei propri iscritti in caso di ritorsioni, non essendo questi compiti previsti dalle norme vigenti.”