“Retribuzioni inferiori ai minimi previsti dal Contratto Nazionale, trasferimenti e distacchi non regolamentati, continui errori nella trasmissione dei dati a INPS con ritardi di quasi 2 anni, e ripetute contestazioni disciplinari ingiustificate e contro la legge, sono questi gli atteggiamenti della compagnia aerea Volotea che ha portato la nostra organizzazione a iniziare una fase di conflitto sindacale che inizierà il prossimo 8 Giugno con il primo sciopero di 4 ore di tutto il personale Volotea e che continuerà per tutto il periodo estivo se la compagnia non adotterà un percorso condiviso con il sindacato”.
Ad annunciare lo stato di agitazione dei lavoratori nei confronti della Compagnia aerea spagnola che opera in Italia da molti anni è la Segreteria Nazionale della Uiltrasporti.
A dimostrazione dell’atteggiamento irrispettoso nei confronti dei dipendenti ci sono anche dei filmati dai quali emergono intimidazioni che hanno portato i
lavoratori ad accettare la riduzione dello stipendio.
“Ovviamente e purtroppo – continua la nota Uiltrasporti – i lavoratori preoccupati e impauriti per l’atteggiamento dei dirigenti, hanno accettato quasi in blocco la riduzione di stipendio che ha comportato l’abbattimento unilaterale del 25% delle proprie retribuzioni, quando la compagnia già usufruiva degli ammortizzatori sociali concessi dallo Stato italiano per la crisi del periodo Covid.
Il concetto che questa compagnia dimostra di avere è che la meritocrazia non passa affatto dalle capacità professionali dei lavoratori ma bensì dalla loro disponibilità a non irritare la Società con pretese “assurde”, come quella di essere pagati adeguatamente per il lavoro svolto. Un atteggiamento per noi irricevibile che rende necessaria un’azione forte che continuerà con scioperi e manifestazioni anche nel periodo estivo fino a quando la compagnia non ascolterà le nostre rivendicazioni.
Ci scusiamo pertanto in anticipo – conclude la Segreteria Nazionale Uiltrasporti – con tutti i passeggeri che programmeranno un viaggio con Volotea durante l’estate, ma il rispetto dei lavoratori e delle normative sul lavoro italiane devono essere necessariamente tutelati”.