RIDARE DIGNITÀ AL PAESE, ALLE PERSONE, AL LAVORO.

SICILIA

Tpl, sciopero dei lavoratori Amat: adesione del 100%

Tpl, sciopero dei lavoratori Amat: adesione del 100%

Sindacati: “Presto una terza giornata, stavolta di 24 ore”

E’ stata del 100% l’adesione allo sciopero di otto ore dei lavoratori di Amat, che hanno participato in massa anche al corteo che, partito da piazza Croci, è giunto davanti Palazzo Galletti sede della Ragioneria generale del Comune di Palermo. Al termine del corteo, i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Faisa Cisal, Ugl Trasporti, Cobas Trasporti e Orsa Trasporti, sono stati ricevuti dal direttore generale del Comune, Eugenio Ceglia. “Non abbiamo ricevuto nessuna garanzia sulle nostre richieste, oltre al tema centrale del contratto di servizio, anche quelle sul passaggio a full time di chi ancora non lo è, l’istituzione del buono pasto, la revisione dell’indennità e super bonus, il riconoscimento ai lavoratori dell’adeguamento delle retribuzioni,divenute assolutamente insufficienti per affrontare il caro-vita”. Cosi i sindacati di Amat, che fanno sapere: “nessun impegno su questi temi da parte dell’amministrazione comunale, Comune e Azienda si rivedranno il primo marzo, intanto proclameremo presto una terza giornata di sciopero stavolta di 24 ore”.

In particolare, l’attenzione della commissaria straordinaria della Uiltrasporti Sicilia, Katia Di Cristina, si è concentrata sulla “mancanza di 60 autisti. Ventisette potrebbero essere già presi perché vincitori di concorso e quindi potrebbero essere integrati nel servizio per dare un po’ di respiro per quanto riguarda la qualità del lavoro. Altra questione importante è quella della sicurezza, con aggressioni ormai all’ordine del giorno”.

Infine, c’è il tema della contrattazione di secondo livello. “Il Comune – sottolinea Di Cristina – chiede una diminuzione del 30% in 6 anni, quindi del 5% ogni anno. È insostenibile, considerando il caro-vita da una parte e il lavoro povero, come è considerato a livello nazionale quello degli autisti, dall’altra. Non è giusto chiedere altri sacrifici a lavoratori che, ad esempio, non si sono fermati neanche durante la pandemia. Bisogna rilanciare il servizio a 360° sia dal punto di vista del numero dei dipendenti che da un punto di vista economico. E non dobbiamo dimenticare che il contratto dei 37 meccanici scadrà il primo aprile. In mancanza della manutenzione, ci sarebbero notevoli disagi per la città di Palermo, per cui chiediamo al sindaco di intervenire prestando attenzione al nuovo piano industriale, che i sindacati non hanno ancora visto”.