“Il Ministro Salvini continua a precettare i lavoratori dei trasporti con l’avallo della Commissione di Garanzia, delude constatare che la stessa appare condizionata dal Ministro invece di garantire un diritto sacrosanto e costituzionalmente garantito dalla Costituzione, il diritto allo sciopero. Va evidenziato il grande malessere dei cittadini e dei lavoratori di questo Paese, che decidono di mobilitarsi rinunciando alla paga di una intera giornata di lavoro. Ma il Governo non ci ascolta, siamo in sciopero contro la Finanziaria che non considera i bisogni reali del Paese.”
La Segretaria Generale della Uiltrasporti Sicilia Katia Di Cristina ha esposto le motivazioni della mobilitazione contro una legge Finanziaria che non risponde alle esigenze reali del Paese.
“Purtroppo, questo Governo, non ha affrontato nessuna delle istanze previste dalla nostra piattaforma. Tra tutte, la precarizzazione del lavoro, aumentando un lavoro stabile ma povero, un lavoro di poche ore e spesso stagionale anche se a tempo indeterminato. Difficoltà a rinnovare i contratti, nel TPL, siamo alla terza azione di sciopero senza considerare gli impegni a livello locale. Nel settore trasporto merci e logistica si sono interrotte le trattative per il rinnovo del contratto nazionale. Nel settore marittimo abbiamo aperto le procedure di raffreddamento nei confronti di Caronte & Tourist e isole minori con assemblee all’interno delle varie navi ubicate nei porti siciliani, rispetto a ritardi che possono essere i pagamenti o una convenzione per quanto riguarda la continuità territoriale che andrebbe revisionata. Per non parlare dell’ambito sanitario dove assistiamo al finanziamento delle strutture private a dispetto delle pubbliche, le lunghissime attese per fare le visite e/o i controlli, che portano tanti cittadini a rinunciare a curarsi. Più di mille morti l’anno nei luoghi di lavoro, senza che sia previsto un euro da investire nella sicurezza sul lavoro, nonostante la nostra campagna mediatica zero morti sul lavoro. Inoltre, le pensioni, con anziani sempre più poveri e soli. Senza dimenticare le proposte fatte dalla UIL sull’evasione fiscale e le tasse sugli extraprofitti. Chiediamo che questo governo ci ascolti con provvedimenti seri e gesti concreti, affinché vengano migliorate le condizioni di lavoro, per noi fondamentali, noi che da sempre lottiamo e siamo schierati dalla parte dei lavoratori.”