RIDARE DIGNITÀ AL PAESE, ALLE PERSONE, AL LAVORO.

SICILIA

Parere AGCM su RAP e AMAT, la replica di Uiltrasporti Sicilia

Parere AGCM su RAP e AMAT, la replica di Uiltrasporti Sicilia

“Basta scaricare le colpe sui lavoratori. Le responsabilità sono istituzionali”

Palermo, 8 giugno 2025 – Il parere espresso dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) sulla gestione dei servizi pubblici locali affidati a RAP e AMAT ignora le cause strutturali che hanno compromesso l’efficienza dei servizi. Non si può continuare a scaricare le responsabilità esclusivamente sulle aziende e sui lavoratori, che operano ogni giorno con impegno nonostante le difficoltà. Il degrado urbano e le criticità del trasporto pubblico sono il risultato di scelte politiche che da anni penalizzano il settore, senza interventi concreti.

La raccolta differenziata a Palermo registra dati preoccupanti, ma non si può attribuire la responsabilità esclusivamente a RAP. “Esiste un Regolamento dei rifiuti bloccato da tempo nei cassetti del Consiglio comunale, mai approvato nonostante la sua importanza. Dentro quel regolamento è prevista la figura dell’ispettore ambientale, già formato dalla SRR, ma mai introdotto nella gestione urbana. Senza strumenti concreti, il problema non può essere risolto” – dichiarano la Segretaria Generale Katia Di Cristina e il Segretario Regionale per l’Igiene Ambientale Raffaele Montuoro. Anche la strategia attuale sulla raccolta va ripensata. “Il sistema porta a porta si sta dimostrando inefficace in molte aree. Bisogna investire di più nelle isole ecologiche, ma anche nella raccolta di prossimità, con punti facilmente accessibili e regolamentati con controlli severi”, aggiungono Di Cristina e Montuoro.

I lavoratori di RAP operano con dedizione, ma spesso il loro impegno viene vanificato dalla carenza di controlli e dalla scarsa educazione ambientale. “È troppo facile scaricare le colpe sui lavoratori, quando servirebbe una presenza costante degli ispettori ambientali della polizia municipale sul territorio. Da troppo tempo denunciamo la necessità di controlli più stringenti, soprattutto per sanzionare e arginare quei fenomeni di abbandono dei rifiuti da parte di chi si sposta anche dai Comuni limitrofi. La politica, invece, pensa solo a indebolire il servizio pubblico per giustificarne la privatizzazione”, concludono.

Le difficoltà del trasporto pubblico locale non possono essere attribuite esclusivamente ad AMAT. “Nel 2025 sono stati già avviati interventi significativi: grazie ai 120 nuovi autisti interinali, solo a maggio sono stati percorsi 115mila km in più rispetto allo stesso periodo del 2024. Anche l’arrivo di 70 nuovi mezzi e l’inserimento di lavoratori in officina tramite concorso rappresentano un primo passo concreto, ma resta uno squilibrio reso evidente dal confronto con Malta che, con una rete stradale di circa 770 km, ha 450 vetture in circolazione, mentre a Palermo, che arriva al doppio di km, in questo 2025 ci saranno al massimo 170 autobus operativi, contro la media di poco più di un centinaio dello scorso anno” – affermano Di Cristina e Alfredo Montalto, Segretario Regionale per il Trasporto Pubblico.

Un’altra criticità riguarda il tram, che registra un passivo di 6 milioni di euro l’anno, mentre il Comune riconosce ad AMAT solo un terzo del prezzo medio nazionale, limitandone le capacità di investimento. “Il contratto di servizio impone un tetto di 11,5 milioni di km, di cui 10,6 milioni per i bus e solo 900mila per il tram. Inoltre, la mobilità cittadina continua a essere compromessa da un traffico sempre più congestionato, aggravato dall’eccessivo numero di vetture private e dalla presenza di numerosi cantieri stradali, che ostacolano la fluidità del trasporto pubblico”, aggiungono Di Cristina e Montalto.

Infine, scaricare le responsabilità su chi opera ogni giorno in condizioni difficili e pericolose è inaccettabile. “Gli autisti e il personale di AMAT subiscono aggressioni e lavorano in condizioni di precarietà e tensione, senza adeguate misure di sicurezza. Eppure, vengono additati come responsabili dell’inefficienza del servizio, mentre le istituzioni continuano a ignorare il problema. Serve un intervento serio per garantire sicurezza e dignità ai lavoratori”, concludono i segretari.

La Uiltrasporti Sicilia denuncia con forza la tendenza a scaricare le responsabilità su aziende e lavoratori: “Le vere cause delle inefficienze sono politiche e istituzionali. Il problema della gestione dei rifiuti e del trasporto pubblico locale deve essere affrontato con interventi strutturali e scelte strategiche che garantiscano servizi efficienti, sicuri e adeguati alle esigenze dei cittadini”, affermano Di Cristina, Montuoro e Montalto.