Le Segreterie regionali di FILT CGIL, FIT CISL, UIL Trasporti e UGL Trasporto Aereo denunciano con fermezza il comportamento della società GES.A.P. S.p.A., che continua a sottrarsi ad un confronto serio con le rappresentanze dei lavoratori, costringendo le Organizzazioni Sindacali a richiedere a S.E. il Prefetto di Palermo l’apertura della seconda fase delle procedure di raffreddamento e conciliazione ai sensi della legge 146/90.
Da oltre un decennio, su molti punti della vertenza non si è riusciti a trovare una soluzione, con questioni che – pur essendo spesso evidenti e facilmente definibili – vengono rinviate sistematicamente agli uffici legali, generando un contenzioso che poteva e doveva essere evitato.
Dopo la chiusura del Contratto di Espansione del 13 ottobre 2023, ci si attendeva un cambio di passo:
- l’avvio di un piano formativo adeguato per rafforzare le competenze professionali;
- un serio percorso di riqualificazione e valorizzazione del personale;
- la definizione di progressioni verticali e livelli di attestazione.
Al contrario, da oltre un mese si vive solo di rinvii e promesse, senza alcuna convocazione reale.
Paradossalmente, lo stesso Contratto di Espansione prevedeva almeno sette nuove assunzioni: ad oggi non è stata avviata neppure la procedura preliminare. Un fatto grave, soprattutto se si considera che nei prossimi mesi diversi lavoratori e lavoratrici andranno in pensione. Questo vuoto di organico si somma ad anni di carichi di lavoro crescenti e di responsabilità sempre più pesanti, che non possono più essere gestiti in condizioni così approssimative e disorganizzate.
Con grande senso di responsabilità, le Organizzazioni Sindacali avevano deciso di sospendere le azioni di protesta lo scorso luglio, confidando nelle promesse di un’immediata ripresa del confronto. Quelle promesse, purtroppo, sono rimaste lettera morta.
Oggi, davanti all’ennesima prova di inerzia e chiusura aziendale, le OO.SS. sono costrette a proclamare la seconda fase delle procedure previste dalla legge 146/90, chiamando in causa le istituzioni affinché si ristabilisca un dialogo costruttivo e trasparente che metta al centro le lavoratrici e i lavoratori di Gesap.