RIDARE DIGNITÀ AL PAESE, ALLE PERSONE, AL LAVORO.

SICILIA

Altissima adesione odierna allo sciopero nazionale del trasporto pubblico locale, con punte del 100% in tutta l’isola: Di Cristina, Uiltrasporti Sicilia, settore strategico ma mortificato, servono con urgenza le risorse.

Altissima adesione odierna allo sciopero nazionale del trasporto pubblico locale, con punte del 100% in tutta l’isola: Di Cristina, Uiltrasporti Sicilia, settore strategico ma mortificato, servono con urgenza le risorse.

Altissima l’adesione alla terza azione di sciopero nazionale del trasporto pubblico locale, con una manifestazione nazionale a Roma, mentre in Sicilia l’adesione allo Sciopero è stata massima con punte del 100%, per un mancato rinnovo contrattuale scaduto nel dicembre del 2023.

Tra le motivazioni dello sciopero, il mancato finanziamento del Fondo Nazionale per 700 milioni, dell’aumento salariale per le lavoratrici e i lavoratori e quindi il recupero del potere d’acquisto, una migliore conciliazione dei tempi vita-lavoro e il rinnovo del parco macchine. Tutti i giorni lavoratrici e lavoratori insieme ai cittadini, fruitori del servizio, pagano l’inefficienza gestionale del settore che è diventato obsoleto, oltre a far preferire il mezzo privato.

Oltre alle criticità c’è anche la difficoltà nel reperire lavoratori, in quanto il settore è diventato scarsamente attraente e povero, retribuzioni bassissime, turni massacranti e rischi crescenti di aggressione al personale in servizio da parte degli utenti, su chiediamo da tempo di intervenire con urgenza, per la Uiltrasporti la sicurezza sul lavoro è una priorità. La mancanza di risorse e di programmazione genera disservizi; il disinteresse delle Istituzioni impedisce alle persone di usufruire di un adeguato servizio pubblico. Questo sciopero arriva dopo 2 mobilitazioni, per chiedere di ridare dignità ad alle lavoratrici e ai lavoratori del settore, che meritano rispetto e considerazione da parte della politica e delle parti datoriali. Ci scusiamo con l’utenza per i disagi creati, ma la lotta dei lavoratori è più che legittima. Ricordiamo inoltre che si tratta di lavoratori che non si sono mai fermati, durante la pandemia, per garantire la mobilità delle persone e che oggi rinunciano alla paga giornaliera per manifestare il proprio disagio e crediamo che qualcuno dovrà prenderne coscienza!