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SICILIA

Amat, Di Cristina: “Attaccare il capitale sociale svilirebbe la solidità dell’azienda”

Amat, Di Cristina: “Attaccare il capitale sociale svilirebbe la solidità dell’azienda”

La notizia, ormai attesa, della chiusura del bilancio 2022 in negativo di 21,7 milioni di euro acuisce in modo gravissimo le preoccupazioni dei lavoratori dell’Azienda Amat.

“Nonostante i continui rinvii – afferma la commissaria straordinaria Uiltrasporti Sicilia, Katia Di Cristina – non è stata fatta alcuna chiarezza sui 12 milioni del famoso ‘vuoto per pieno’ con cui il Governo Nazionale nel periodo pandemico aveva garantito la funzionalità economica di tutte le aziende del trasporto pubblico locale su tutto il territorio italiano”.

“A distanza di due anni – prosegue – pretendere la restituzione di oltre 12 milioni è un’operazione che metterebbe in ginocchio qualsiasi azienda. Se poi si aggiungono i 6 milioni annuali di perdita strutturale del servizio tranviario, il vaso è colmo”.

“Chiederemo ai dirigenti dell’Amat spiegazioni sul perché per otto anni non sia stata versata l’Iva a scorporo della Ztl, un servizio che avrebbe dovuto garantire le risorse economiche per la gestione del tram e che, invece, si rileva sempre più fonte assolutamente inadeguata. Siamo dell’avviso che una gestione del tram in perdita strutturale di 6 milioni di euro annui non sia assolutamente gestibile e, quindi, se nel Piano industriale e nel nuovo Contratto di servizio non vi è una adeguata compensazione economica, il Cda dell’Amat dovrebbe avere il coraggio di consegnare le chiavi all’Amministrazione comunale. Attaccare il capitale sociale aziendale, anche se salverebbe l’azienda dal fallimento, svilirebbe la solidità dell’Amat – sottolinea la commissaria straordinaria – il cui capitale solo qualche anno fa era di oltre 90 milioni. Nei prossimi giorni incontreremo le altre Organizzazioni sindacali per attuare una strategia comune, anche in vista del programmato sciopero del’8 aprile, conclude Di Cristina.