“Il Presidente dell’Ars Gaetano Galvagno ha ribadito l’impegno suo personale e politico di riattivazione urgente del percorso legislativo che rimetta in moto l’iter per l’approvazione del disegno di legge ‘salva Ast’, per poter giungere alla nuova convocazione della conferenza dei capigruppo già nella giornata del 12 giugno”. A dichiararlo i segretari generali regionali di Filt Cgil Alessandro Grasso, Fit Cisl Dionisio Giordano, Uiltrasporti Katia Di Cristina e segretario regionale Ugl Autoferro Giuseppe Scannella che aggiungono: “all’incontro era presente anche l’Assessore Regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò, che ha richiamato quanto esposto in audizione con le due commissioni, subito autorizzazione all’affidamento in house e ricapitalizzazione della società, quindi l’approvazione del disegno di legge, a seguire il nuovo piano industriale”. Dopo lo stralcio del disegno di legge “salva Ast” avvenuto in conferenza dei capigruppo che aveva gettato nello sconforto e nella preoccupazione i 700 lavoratori della partecipata regionale, ad una settimana dal presidio dei lavoratori sotto il palazzo dell’assemblea regionale siciliana che ha registrato la sensibilità dei Presidenti Daidone e Carta, con la consequenziale audizione congiunta della seconda e quarta commissione all’ARS, oggi dunque l’incontro con il Presidente dell’ARS che è stato una ulteriore importante conferma del percorso di salvataggio del futuro dell’Azienda Siciliana Trasporti, che va anche sostenuta ed efficientata. “In questi 10 giorni successivi a quell’inspiegabile stralcio della norma in conferenza dei capigruppo, abbiamo annotato grande disponibilità delle istituzioni e delle forze politiche presenti in ARS. Messo alle spalle ciò che ha destato preoccupazione ai 700 lavoratori e alle loro famiglie, l’auspicio è che da giorno 11 giugno finita la campagna elettorale, non ci siano più assenze, distrazioni o peggio ancora strategie politiche da attuare contro i lavoratori dell’azienda siciliana trasporti e contro il diritto alla mobilità dei siciliani”.