RIDARE DIGNITÀ PAESE, ALLE PERSONE, AL LAVORO.

Attivo dei Segretari, Responsabili e Delegati Regionali Uiltrasporti delle Attività Ferroviarie e degli Appalti Ferroviari

Attivo dei Segretari, Responsabili e Delegati Regionali Uiltrasporti delle Attività Ferroviarie e degli Appalti Ferroviari

Nei giorni 23 e 24 ottobre 2023 si è tenuto, a Rimini, l’attivo dei Segretari, Responsabili e Delegati Regionali Uiltrasporti delle Attività Ferroviarie e degli Appalti Ferroviari, per discutere e approfondire lo stato del settore anche in considerazione della recente apertura del tavolo negoziale per il rinnovo del CCNL Mobilità/Attività Ferroviarie in scadenza il 31 dicembre 2023.

Dopo l’ampio e partecipato dibattito, sulla base dei contenuti delle linee guida della piattaforma per il rinnovo del Contratto della Mobilità/Attività Ferroviarie2024-2026, sulle aspettative economiche/normative e sullo stato industriale del settore, si è consolidata l’idea che il settore necessita un modello contrattuale che diventi strumento di regolazione ed orientamento dei processi di riassetto del trasporto ferroviario, che consolidi politiche di filiera in grado di valorizzare una sfida basata sull’innovazione, la sicurezza e la qualità del lavoro. 

Particolare attenzione andrà riservata anche al comparto degli Appalti Ferroviari dove occorre maggiore chiarezza e trasparenza rispetto al perimetro dell’appalto e sull’entità delle lavorazioni, anche attraverso una più ampia responsabilizzazione della committenza in tema di controlli, e una maggiore tutela nei passaggi di personale in caso di cambio appalto/trasferimento di azienda.

Nel corso dell’attivo sono stati affrontati anche i temi alla base della mobilitazione nazionale intrapresa dalla Uil e che porterà nelle prossime settimane la categoria dei trasporti ad intraprendere azioni di protesta. La manovra presentata dal Governo infatti, pur con qualche intervento una tantum positivo, presenta troppe mancanze. Manca ad esempio il finanziamento del Trasporto Pubblico Locale, che rischia di diventare un servizio obsoleto. Manca poi un’alternativa valida alla proposta di salario minimo, bocciata recentemente dal Cnel, che possa dare maggiore forza alla contrattazione come strumento fondamentale per combattere il lavoro povero e i bassi salari. L’esecutivo dimostra in questo modo di non rispondere alle reali esigenze del Paese, ne sono la prova le proposte di privatizzazione proposte negli ultimi mesi per fare cassa; siamo passati dal volere privatizzare i porti, poi l’Enav e ora si è passati alle ferrovie rendendo evidente che manca del tutto una visione di Paese, per questo motivo la mobilitazione andrà avanti. 

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