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SICILIA

Caldo estremo, la Regione Siciliana nell’ordinanza alte temperature dimentica i lavoratori dei trasporti

Caldo estremo, la Regione Siciliana nell’ordinanza alte temperature dimentica i lavoratori dei trasporti

Palermo, 28 giugno 2025 – “Lavorare sotto il sole a 40 gradi non è meno pericoloso se si guida un autobus, si lavora all’interno di porti e stazioni, o si scarica merce in un hub logistico”. Con queste parole Alessandro Grasso (Filt CGIL), Dionisio Giordano (Fit CISL) e Katia Di Cristina (UILTrasporti Sicilia) denunciano l’ennesima esclusione dei lavoratori dei settori dei trasporti dall’ordinanza regionale sullo stress termico.

“Abbiamo letto con attenzione il provvedimento emanato dalla Presidenza della Regione Siciliana. Peccato che si parli solo di settore agricolo e florovivaistico, cantieri edili e affini, cave e relative pertinenze esterne. Una svista? Una scelta? In entrambi i casi, è grave – osservano i tre segretari – perché ignora intere categorie che operano all’aperto e che garantiscono ogni giorno servizi pubblici essenziali”.

“Chi guida mezzi pubblici senza aria condizionata, chi carica e scarica merci su banchine e piazzali, chi opera in aree portuali, in appalto per le ferrovie, oppure percorre centinaia di chilometri su strada sotto il sole, è esposto agli stessi rischi fisici di chi raccoglie ortaggi nei campi – affermano – ma evidentemente per la Regione esistono lavoratori di serie A e lavoratori di serie B”.

In Sicilia, nonostante le temperature raggiungano per diversi giorni in estate picchi di oltre 40 gradi percepiti, si preferisce continuare con proclami altisonanti e provvedimenti a metà. Ci chiediamo – aggiungono Grasso, Giordano e Di Cristina – se davvero è così difficile scrivere un’ordinanza che includa tutti”.

Nell’ordinanza non si fa menzione neanche di chi raccoglie i rifiuti o lavora nei centri di raccolta. “Serve davvero l’intervento del CNR – fanno notare Giordano e Di Cristina – per capire che i turni di raccolta o le pulizie nei mercati rionali sotto il sole cocente rappresentano un rischio concreto?”

L’appello è rivolto direttamente al Presidente della Regione, Renato Schifani: “Presidente, la esortiamo a scrivere un’ordinanza che protegga anche chi lavora nei trasporti, nei rifiuti, nella logistica e negli appalti ferroviari sotto il sole cocente, senza sconti e senza tutele”.