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Decreto-Legge rider, Tarlazzi: si rischia che la montagna partorisca un topolino

Decreto-Legge rider, Tarlazzi: si rischia che la montagna partorisca un topolino

Roma, 8 agosto. “Il decreto-legge approvato, salvo intese, dal Consiglio dei Ministri per la tutela del lavoro rischia di non migliorare le condizioni dei rider.  Soprattutto, da una parte rischia di autorizzare le piattaforme a non applicare il contratto collettivo, lasciando nella precarietà migliaia di lavoratori. Dall’altra,

rischia di abbassare i livelli degli accordi collettivi futuri, che invece oggi partono da tutele e garanzie già stipulate, come nell’accordo in Toscana a Firenze tra l’azienda Runner Pizza e le Organizzazioni Sindacali confederali, in cui è stato applicato ai lavoratori il Contratto Collettivo Nazionale Logistica, Trasporto Merci e Spedizione”. Ad affermarlo, il Segretario Generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, che prosegue:
“Soprattutto questo decreto, contrariamente a quanto previsto dall’accordo in Toscana, prevede che i lavoratori rider continuino ad essere considerati autonomi e non subordinati, con una retribuzione, inoltre, scaturita da un mix tra fisso paga oraria e cottimo.
“Rispetto alle promesse fatte da Di Maio a questi lavoratori precari, – conclude Tarlazzi –  possiamo ben dire che la montagna ha partorito un topolino, con l’aggravante che in presenza di una legge, la contrattazione collettiva abbia meno margine per migliorare le tutele dei rider”.