RIDARE DIGNITA' AL PAESE, ALLE PERSONE, AL LAVORO.

EasyJet, Uiltrasporti: domani, dalle 8 alle 20, sciopero personale navigante

EasyJet, Uiltrasporti: domani, dalle 8 alle 20, sciopero personale navigante

Roma, 25 luglio – “Piloti e assistenti di volo easyJet sciopereranno domani, 26 luglio, dalle 8 alle 20 per rivendicare il rispetto degli accordi contrattuali e di cassa integrazione e  la risoluzione di molteplici criticità gestionali che affliggono entrambe le categorie  nello svolgimento delle operazioni di volo in questo periodo pandemico”.
Così il segretario Generale Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, ed il Segretario Nazionale, Ivan Viglietti.

“Easyjet è una compagnia che si è sempre contraddistinta da altre low fare per gli elevati standard di servizio offerti al cliente, le discrete capacità gestionali e le buone relazioni sia con i dipendenti che con le loro rappresentanze.
Purtroppo, in questo ultimo periodo, e, soprattutto successivamente alla sua adesione all’AICALF, stiamo assistendo ad un notevole degrado delle condizioni di lavoro  dei dipendenti, ad uno scarso coinvolgimento del Sindacato, ad una inaccettabile tendenza alla violazione delle intese, ed all’applicazione di metodi gestionali tipici di realtà industriali meno evolute e meno attente alle persone.

Spiegano Tarlazzi e Viglietti, che proseguono:

Questo atteggiamento sta assumendo aspetti preoccupanti. Chiediamo pertanto al management una decisa inversione di rotta che possa portare nuovamente serenità tra gli equipaggi di volo e consenta di ripristinare quel clima di lavoro necessario a garantire la ripresa post pandemica e la crescita di easyJet sul mercato italiano, condizione essenziale per garantire sviluppo ed occupazione di qualità nel nostro Paese, anche nell’ottica dell’ imminente rinnovo del ccnl di settore, che costituisce riferimento minimo di legge per il mercato, e di cui easyJet dovrebbe essere, a nostro avviso, uno degli attori principali evitando di scivolare verso  realtà spregiudicate, irrispettose delle norme e dei diritti, che inquinano il mercato alimentando la piaga del dumping sociale e salariale” concludono.