“La Rap prenda atto dell’ordinanza e ottemperi a quanto stabilito dal giudice. Da questo momento, non convochi più le Rsu, elette illegittimamente, ma chiami al tavolo le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto di lavoro e le loro segreterie. Per dare nuovo impulso alle relazioni sindacali e per ristabilire un nuovo clima aziendale, la delegazione trattante venga definita dal presidente del tavolo sindacale in maniera paritaria”.
E’ quello che hanno chiesto oggi Fp Cgil, Uiltrasporti e Fiadel in una conferenza stampa, nel corso della quale hanno illustrato gli effetti della sentenza emessa dal giudice della quinta sezione civile del Tribunale di Palermo, Francesco Paolo Torrasi, che ha di fatto annullato le elezioni svolte il 3 e 4 dicembre 2024 alla Rap, sospendendo l’efficacia della graduatoria contenente i risultati delle elezioni per il rinnovo della Rsu e dei Rlssa.
La decisione del giudice è stata accolta con grande soddisfazione dai tre sindacati, che con il ricorso avevano contestato la legittimità del procedimento elettorale, avvenuto a seguito di un’errata convocazione da parte della Fit Cisl della commissione elettorale che avrebbe dovuto sovrintendere alle operazioni di rinnovo. Irregolarità che ha portato a “una competizione elettorale viziata – scrive il giudice – alla quale le sigle ricorrenti non hanno preso parte”.
“L’ordinanza del giudice che sospende le Rsu della Rap dà ragione a quello che abbiamo sempre pensato – spiegano il segretario generale Fp Cgil Palermo Andrea Gattuso, il segretario regionale Uiltrasporti Sicilia Raffaele Montuoro e il segretario generale Fiadel Giuseppe Badagliacca – che queste elezioni si sono svolte in maniera illegittima, tenendo fuori le organizzazioni sindacali che hanno presentato il ricorso. Riteniamo – affermano – che l’azienda non abbia tenuto un comportamento imparziale in questa vicenda, in quanto non è stato consentito alle sigle oggi presenti in conferenza stampa di poter svolgere le elezioni. Anche Rap ha assecondato le richieste di quella commissione elettorale, dichiarata adesso illegittima da un giudice, non consentendo il pluralismo sindacale”.
“Siamo dovuti ricorrere al giudizio di un Tribunale nonostante Fiadel, Fp Cgil e Uiltrasporti avessero ribadito con più note che le elezioni erano palesemente in conflitto con il regolamento delle elezioni Rsu – proseguono i segretari – Nonostante avessimo cercato tutte le vie per svolgere elezioni regolamentari, di fatto la Cisl ha portato avanti le consultazioni da sola, negando a tutti i lavoratori dell’azienda di poter esprimere un voto democratico e sereno. Quindi, adesso che gli effetti di quella elezione sono stati sospesi, le attuali Rsu non hanno più motivo di sedersi al tavolo”.
“Questa vittoria è di tutti, di chi non si è arreso alla necessità di un pluralismo sindacale e alla voglia di dare diritti e voce a tutti i lavoratori. Crediamo che da quest’istante alla Rap debba esserci una svolta: oggi è la vittoria di chi ha creduto in un sindacato libero e pluralista e di chi non si è mai arreso. Da oggi bisogna aprire con la Rap una nuova pagina di confronto per un pluralismo vero”, concludono.