Chiesto un incontro al sindaco Lagalla
Far uscire Palermo dalle emergenze che la tengono stretta in una morsa da anni e che, quindi, non si possono più definire tali, perché ormai la straordinarietà si è trasformata in ordinarietà.
È con questo obiettivo che la Uiltrasporti Sicilia, tramite il commissario straordinario Katia Di Cristina, chiede un incontro al sindaco Roberto Lagalla, “per condividere con la città le azioni che l’amministrazione vuole intraprendere per risolvere le questioni legate alle vertenze delle sue partecipate”, in particolare Rap e Amat.
“Non vogliamo entrare in polemica con nessuno – afferma Di Cristina – ma l’ultimatum dell’amministrazione comunale, da una parte, e il silenzio di Rap, dall’altro, ci lasciano perplessi. Sembra che l’azienda sia stata lasciata in balìa del suo destino. Non è subappaltando il servizio né costringendo i lavoratori a doppi turni e straordinari che si può fronteggiare l’emergenza rifiuti. Il sovraccarico, al contrario, rischia di portare a incidenti sul lavoro. E noi non lo possiamo più consentire”.
A preoccupare il commissario straordinario Uiltrasporti Sicilia è “la mancata approvazione del piano industriale più volte sollecitato, senza il quale non si possono effettuare le assunzioni di autisti e operatori ecologici. A peggiorare la situazione, i ricorsi presentati e, intanto, i 171 mezzi acquistati per la raccolta differenziata sono fermi in autoparco”.
Per evitare una nuova emergenza rifiuti e per il tempo necessario allo svolgimento dei concorsi “suggeriamo – propone il commissario – di utilizzare lavoratori a tempo determinato da richiedere alle agenzie interinali o ai centri per l’impiego. L’obiettivo di lungo termine riguarda, però, anche la possibilità di trasformare i rifiuti in risorsa economica, uniformando il capoluogo siciliano a tante realtà del Nord Italia e più in generale d’Europa”.
Situazione simile riguarda l’Amat. La prima giornata di sciopero indetta dalle sigle sindacali dell’azienda di trasporto urbano, che ha fatto registrare il 100% di adesioni nella giornata di lunedì, si potrebbe ripetere a inizio febbraio, se le richieste dei lavoratori non dovessero essere prese in considerazione.
“Anche in questo caso – fa notare Katia Di Cristina – ciò che appare sempre più evidente è la mancanza di volontà di ricapitalizzazione. Al contrario, è solo su lavoratori e cittadini che ricade la decisione di far provare a sopravvivere l’azienda attraverso una continua riduzione del capitale sociale”.
“Il risultato è un servizio sempre più carente. Meno bus, meno corse e autisti troppo spesso vittime di aggressioni, come accaduto nelle ultime ore sul notturno numero 7. Per questo, siamo aperti al dialogo con l’amministrazione, perché vengano prese decisioni immediate”, conclude il commissario straordinario Uiltrasporti Sicilia.