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Giovani e futuro: Confederalità, collettività e contaminazione i valori su cui fondare la crescita della nostra organizzazione

Giovani e futuro: Confederalità, collettività e contaminazione i valori su cui fondare la crescita della nostra organizzazione

Di Pasquale Dagnello e Marta Pietrosanto – Uiltrasporti Trasporto Aereo

L’intervista al Segretario Generale della Uiltrasporti Marco Verzari

Nelle giornate conclusive del corso di alta formazione della Uiltrasporti che si sono svolte a Riccione il 31 marzo e il 1 aprile, oltre 180 giovani provenienti da ogni territorio e ogni comparto del nostro settore, si sono riuniti per discutere, analizzare, ideare progetti e proporre soluzioni sulle principali tematiche che il sindacato e in particolare il mondo dei trasporti si trova ad affrontare oggi.

Un momento di crescita molto importante per tutta la Uiltrasporti, fortemente voluto dal Segretario Generale Marco Verzari, che nel corso dell’evento è stato intervistato dalla redazione di Per Le Strade d’Europa per parlare di giovani e futuro.

Segretario Verzari, con queste due giornate si conclude il secondo modulo di alta formazione, una grande occasione per i giovani della nostra organizzazione di crescere e confrontarsi. A settembre inizierà il terzo e ultimo modulo di questo percorso, ma come valuta fino a questo momento l’andamento del progetto?

Quando si fa formazione si trasmettono valori e voi in questi due giorni ne avete evidenziati in particolare tre che secondo me sono fondamentali nella nostra organizzazione. Il primo è quello della confederalità, la volontà di mettere insieme diverse esperienze per un valore più alto. Si tratta di un valore molto alto che spesso viene messo in discussione.

Un altro valore importante è quello della collettività, un valore fondamentale soprattutto in questo momento storico in cui con le crisi e con le guerre si va sempre di più verso una frammentazione e invece è nella collettività che si trovano le risposte e la garanzia dei diritti per tutti.

Il terzo valore che si lega ai primi due è quello della contaminazione. In questa esperienza, lavorando in gruppi e confrontandovi con settori diversi vi state contaminando e questo è fondamentale.

Sapere che questi tre valori si coniugano in un insieme e in una forza ci fa crescere ancora di più.

I trasporti sono fondamentali, il mondo dei trasporti da solo potrebbe paralizzare un intero paese, ma siamo che consapevoli che da soli siamo nulla se non lottiamo per dei valori più alti, per quei valori che la Uil ha costruito negli anni.

Avere dei valori significa lottare per una società migliore, e partendo da quei valori bisogna agire, consapevoli che il futuro è vostro. Dobbiamo e dovete fare in modo che questa esperienza,

unita alla grande passione che deve sempre caratterizzare la vostra attività, vi dia la possibilità di crescere in questa organizzazione e renderla sempre migliore.

Secondo lei come cambierà il ruolo dei giovani all’interno della Uiltrasporti?

Io credo che nel mondo sindacale e nei trasporti in particolare ci sia necessità oggi di dare spazio ai giovani da subito perchè sono loro la reale cinghia di trasmissione con una società che cambia sempre più velocemente.

I giovani possono determinare il loro domani attraverso tante novità ma soprattutto con tanta forza, tanta determinazione e tanta passione, indispensabile affinchè questo sindacato possa cambiare in meglio.

In tutte le transizioni che stiamo vivendo, non dobbiamo dimenticare una transizione fondamentale che è quella sociale e qui il ruolo dei giovani e del sindacato si intersecano in modo importante. La Uiltrasporti deve cambiare nel presente pensando al futuro ed è per questo che mi auguro che i giovani che oggi sono qui e che stanno portando avanti un importante percorso di formazione siano messi in condizione di entrare nelle nostre strutture, nei nostri organismi e determinare il cambiamento necessario alla nostra crescita. Bisogna dare una nuova struttura e nuove garanzie di stabilità ai giovani per avere una prospettiva di futuro.

Segretario quale consiglio si sente di dare ai giovani che oggi muovono i loro primi passi nel sindacato?

Il consiglio che posso dare è di avere il coraggio di esporsi sin da subito, di esprimere le proprie idee, di sentirsi parte di un meccanismo che loro possono arricchire e cambiare, di avere il coraggio di prendersi quello che meritano assumendosi le proprie responsabilità e lavorando con passione.

Un aneddoto o un successo che ricorda particolarmente nella sua carriera?

Ricordo in particolare un momento nel 2017 in cui abbiamo affrontato una situazione molto difficile con i lavoratori ex Lsu. In quella situazione ho visto dei colleghi anche piangere perchè nel sindacato molto spesso si lavora non avendo la possibilità di vedere un traguardo, ma bisogna andare avanti inventandosi una soluzione e lì alla fine siamo riusciti a trovare una soluzione che ha salvaguardato 21mila lavoratrici e lavoratori. Questi sono i momenti importanti che ti segnano.

Un altro momento che ha segnato la mia storia all’interno dei sindacato è stato conoscere Camillo Benevento, noi lo chiamiamo Lallo con affetto, che è stato per me un ispiratore nel mi percorso di crescita. Un giovane anziano che ha mantenuto l’entusiasmo e la determinazione

dei giovani anche a 90 anni, con la lucidità e la preparazione di una persona che ha fatto grande la Uil e grande il sindacato.