Roma, 7 gennaio 2021 – “Chiediamo un incontro, da programmare nell’ambito del Comitato Sicurezza di Rfi, con l’amministratore delegato, per avere un’informativa sui due eventi”. E’ quanto dichiarano unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Taf, Fast e Orsa, a seguito dell’incidente mortale che ha coinvolto alla stazione ferroviaria di Jesi un operaio di una ditta che lavorava in appalto per conto di Rfi ed a seguito dello svio di un treno tra Terni e Spoleto a causa di una frana dovuta al maltempo.
“Da tempo a Rfi chiediamo – sottolineano le organizzazioni sindacali – di reinternalizzare le attività di manutenzione date in appalto per garantire una maggiore sicurezza sul lavoro ed il rispetto dei protocolli sottoscritti con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Oggi invece ci troviamo nuovamente ad esprimere il nostro profondo cordoglio e la vicinanza alla famiglia della vittima ed a chiedere che le indagini facciano chiarezza sulla dinamica dell’incidente mortale. Serve immediatamente la tanto auspicata inversione di tendenza per fermare le morti registrate nelle attività ferroviarie, in particolare tra il personale delle ditte appaltatrici”.
“Inoltre – evidenziano Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Taf, Fast e Orsa – è in atto una procedura di raffreddamento con Rfi a causa delle carenze gestionali e organizzative relative alla manutenzione dell’infrastruttura ferroviaria. A tal proposito è necessario che Rfi dia risposte concrete ed immediate in virtù della stretta correlazione che la sicurezza ha con l’organizzazione del lavoro. In assenza di risposte immediate ci sarà una mobilitazione dell’intero settore”.
“Va inoltre attivata – evidenziano infine le organizzazioni sindacali – una campagna straordinaria di prevenzione, informazione, formazione e sensibilizzazione sul tema della sicurezza del lavoro nelle ferrovie”.