Il prossimo 31 dicembre scadranno i contratti di lavoro delle attività ferroviarie, del Tpl, del trasporto marittimo, delle agenzie marittime e dei lavoratori dei porti. “Immagino che sarà una fase molto critica, già dall’autunno, quando entreremo nella fase della contrattazione, un po’ di tensione potrebbe esserci”. Lo afferma il Segretario Generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi intervistato da Lapresse. “Non possiamo fare a meno di recuperare il potere d’acquisto delle retribuzioni, in tutte queste piattaforme chiediamo un recupero importante del potere d’acquisto oltre che una miglior conciliazione dei tempi vita-lavoro. Ci sono due contratti già avviati come quello dell’handling e delle autostrade dove ci auguriamo di trovare una convergenza, ma al momento, soprattutto per quanto riguarda l’handling le posizioni appaiono distanti “, osserva Tarlazzi. “Per quanto riguarda gli altri settori, non abbiamo ancora avuto nessun confronto, con le parti datoriali per anticipare le ragioni di richieste salariali importanti. Le presenteremo tutte il 30 giugno, e ci auguriamo che poi parta subito il confronto. Immaginiamo che tutte le associazioni datoriali presenteranno difficoltà economiche, che potrebbero essere anche comprensibili, ma altrettanto comprensibili sono le ragioni delle nostre richieste”, continua Tarlazzi. “Se l’inflazione è ancora così importante non è colpa dei lavoratori. Avevamo chiesto al governo che fosse introdotta una misura che portasse alla detassazione degli aumenti contrattuali, piuttosto che quelle del cuneo contributivo. Ciò avrebbe agevolato la contrattazione e diminuito il peso sulle aziende, ma il governo ha preso un’altra strada e ci troviamo nell’obbligo di dover fare queste richieste direttamente alle aziende con le piattaforme contrattuali”.
Nel corso dell’intervista a Lapresse, il Segretario Generale Claudio Tarlazzi ha affrontato anche la questione dei prossimi scioperi previsti nel settore dei trasporti per il mese di luglio. Si inizia il 13 con lo sciopero di 24 ore delle lavoratrici e dei lavoratori di Trenitalia e Italo-Ntv e si prosegue poi il 15 luglio con gli addetti del settore dell’handling.
“Lo sciopero Italo Ntv è per questioni contrattuali, perchè non riusciamo a trovare una convergenza. Abbiamo fatto una richiesta economica e normativa di rinnovo del contratto aziendale, ma per il momento l’azienda non intende aderire alle nostre richieste”. Ha spiegato a LaPresse il Segretario Generale Claudio Tarlazzi. Lo sciopero di Trenitalia è “motivato dal fatto che le condizioni di lavoro e l’organizzazione del lavoro non ci convincono, i turni sono troppo pesanti e l`azienda non è ancora intervenuta benché avesse preso con noi degli impegni”. Lo sciopero dell’handling “è sul rinnovo del contratto: il nodo più spinoso è quello della parte economica, dove noi abbiamo chiesto un recupero salariale che sia adeguato al recupero del potere d’acquisto delle retribuzioni, falcidiate dall`inflazione”. “Anche qui la distanza è notevole e per questo abbiamo dovuto programmare una giornata di sciopero. Ci sono delle interlocuzioni e dei confronti in calendario, speriamo che si trovi la convergenza. Noi non possiamo in questa fase rinunciare al recupero pieno del potere d’acquisto delle retribuzioni”, ha sottolineato Tarlazzi, affermando a LaPresse che “è una condizione che stiamo chiedendo in tutte le piattaforme che presentiamo per il rinnovo dei contratti”.