La Uiltrasporti Sicilia segna un successo a favore dei circa cinquanta tra lavoratrici e lavoratori delle pulizie di Poste Italiane dislocati a Palermo e provincia. Dopo un anno di azione legale e sindacale, l’impegno della Segretaria Generale Katia Di Cristina, del Segretario regionale Daniele Barbera, e del team legale composto dagli avvocati Francesco Curci (studio legale Ponza e Curci) e Sabrina Rasconà, ha portato a un grande risultato. Il committente Poste Italiane ha corrisposto direttamente ai dipendenti le retribuzioni arretrate, che la ditta uscente “Nuova Idea” aveva omesso di pagare durante il passaggio di appalto.
«La legge è chiara – sottolineano Di Cristina e Barbera – L’ente appaltante è responsabile in solido per il pagamento delle retribuzioni, ed è imprescindibile garantire maggiori tutele ai lavoratori coinvolti nei contratti di appalto».
Tuttavia, il settore degli appalti continua a gravare sui lavoratori più vulnerabili. Contratti a poche ore giornaliere e stipendi insufficienti rappresentano una realtà diffusa, aggravata da tagli indiscriminati e continui cambi di appalto.
«Ancora oggi – denunciano i Segretari – ci sono dipendenti costretti a pulire interi uffici postali con contratti di appena un’ora al giorno, percependo stipendi di soli 150 euro al mese. L’ultimo cambio di appalto alla ditta “Miorelli” ha ulteriormente peggiorato la situazione, introducendo turni di 45 minuti o un’ora, che obbligano i lavoratori a spostarsi per pochi euro al giorno. Una condizione inaccettabile».
La Uiltrasporti Sicilia lancia dunque un appello alle istituzioni: «È urgente porre fine a queste pratiche che generano precarietà e povertà. I lavoratori delle pulizie sono “invisibili”, impiegati ma poveri, veri e propri fantasmi del mondo del lavoro, come evidenziato anche dalla campagna nazionale #NOaiLavoratoriFantasma. Serve una riforma strutturale per restituire dignità e diritti a questa categoria».