Si è svolto questa mattina, presso la sede della Uiltrasporti, l’esecutivo nazionale. Durante l’incontro è intervenuto il Segretario Generale della Uil Pierpaolo Bombardieri che ha voluto commentare la manovra messa a punto dal Governo, contro la quale la Uil, insieme alla Cgil ha deciso di mobilitarsi già dalla scorsa settimana.
“La manovra che ci è stata presentata dal Governo – ha detto Bombardieri – è lontana dalle nostre richieste sul lavoro, sulla riforma fiscale e sul welafare. È una manovra in cui il tema dell’evasione fiscale viene sdoganato, una manovra che fa cassa su pensioni e salari, lasciando alle aziende libertà di azione che puó pericolosamente tradursi in un liberismo sfrenato che noi non possiamo tollerare”.
La relazione di apertura è stata svolta dal Segretario Generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi che ha fatto il punto sulle principali questioni e problematiche affrontate in quest’anno e sulle sfide che attendono ci attendono nel futuro: “Quello che sta per concludersi è stato un anno complicato anche e soprattutto dal punto di vista economico, in cui la Bce non ha saputo rispondere in modo adeguato accelerando invece il processo verso la recessione e il rallentamento dell’economia.
Nel settore dei trasporti continuiamo a rinnovare i contratti superando sempre l’Ipca ma questi aumenti vengono mangiati da un’inflazione sempre crescente.
La Manovra messa a punto dal Governo è lontana dalle necessità del Paese continuando a scaricare su lavoratori e pensionati pressioni che dovrebbero essere affrontate con urgenza.
Per questo abbiamo deciso di mobilitarci con manifestazioni e presidi articolati sui territori. Una Mobilitazione che deve continuare affrontando la questione sotto il profilo del merito e non sotto il profilo politico ideologico.
Nella manovra inoltre vengono del tutto sottovalutati i trasporti, pensiamo ad esempio al mancato finanziamento del marebonus e ferrobonus, ai fondi assolutamente insufficienti per il trasporto pubblico locale, una situazione alla quale si aggiungono provvedimenti legislativi che spingono verso l’utilizzo delle gare per l’affidamento dei servizi, una scorciatoia sbagliata che danneggia il settore del tpl, il quale ha invece bisogno di una riforma vera per ricominciare ad attrarre utenza.
Un altro punto di forte criticità secondo noi è rappresentato dal nuovo Codice degli appalti in cui è stato cancellato il riferimento al Piano nazionale dei trasporti, uno strumento fondamentale per indicare le opere funzionali al sistema dei trasporti, opere che hanno un valore sociale prima che economico.
È il concetto dell’autonomia differenziata che ci porta verso l’affidamento alle regioni di materie che dovrebbero diventare invece secondo noi competenze esclusive dello stato. Nel nuovo testo ci sono modifiche che ci lasciano perplessi e preoccupati su numerosi aspetti. In un sistema in cui si tende ad appaltare per motivi economici più che organizzativi in una logica di continuo ribasso, i lavoratori degli appalti sono, insieme quelli delle piattaforme digitali, i veri precari del nostro Paese e si trovano ogni giorno ad affrontare numerose criticità che noi vogliamo contrastare.
Dobbiamo continuare la nostra battaglia per essere riconosciuti sempre di più. Il nostro lavoro non puó limitarsi a dare voce ai più deboli, ma deve portare risultati. Dobbiamo essere determinanti in un sistema che vorrebbe volentieri fare a meno di noi, consapevoli del ruolo fondamentale che svolgiamo per tutelare le lavoratrici e i lavoratori.
Il prossimo anno – ha concluso Tarlazzi – festeggeremo i 40 anni della Uiltrasporti. L’11 e il 12 luglio a Montecatini si svolgeranno due giornate celebrative per onorare il cammino della nostra organizzazione che ci ha portato ad essere quello che siamo oggi: un’organizzazione coesa che si regge su persone che ogni giorno con passione e spirito di sacrificio portano avanti i nostri valori”.