Il 21 giugno la giornata d’azione contro la stanchezza dei conducenti
I sindacati di tutto il mondo si mobilitano per ottenere retribuzioni eque, migliori posti di lavoro e strade sicure. Dal 19 al 25 giugno è stata istituita una settimana di azione e mobilitazione, promossa della Federazione Internazionale dei Lavoratori dei Trasporti (ITF) e dai suoi sindacati affiliati del settore trasporto su strada, per chiedere retribuzioni eque, condizioni di lavoro dignitose e contrastare l’affaticamento degli autisti.
L’evento è stato programmato in concomitanza con la Giornata d’azione contro l’affaticamento degli autisti dell’ ETF (Federazione Europea dei Lavoratori dei Trasporti) prevista per il 21 giugno.
La settimana vedrà la mobilitazione dei lavoratori del settore ed invita, governi, aziende e società civile a riflettere sulla necessità di adottare in questo contesto, Tariffe Sicure (Safe Rates) che garantiscano una retribuzione equa e condizioni di lavoro dignitose per la sicurezza degli autisti e dei cittadini.
“La pressione derivante da bassi salari, cattive condizioni di lavoro e mancanza di riposo sta uccidendo gli autisti”, ha affermato Flemming Overgaard, presidente della sezione Trasporti Stradali dell’ITF. “I dati lo dimostrano, e gli autisti lo vivono quotidianamente. In Europa, il 60% degli autotrasportatori e il 66% degli autisti di autobus e pullman dichiarano di guidare regolarmente in condizioni di affaticamento. Governi e aziende possono cambiare questa situazione e salvare vite umane stabilendo standard equi e sicuri, retribuzioni e condizioni di lavoro adeguate e soprattutto collaborando per farli rispettare”.
Per troppi autisti professionisti, ogni giorno è il più lungo. La stanchezza è sistematicamente insita nelle condizioni di lavoro. Questa è una falla nella sicurezza creata da retribuzioni inique, scarsa applicazione delle norme, pressioni irragionevoli e catene di approvvigionamento che privilegiano il prezzo più basso rispetto a un settore del trasporto su strada sostenibile”, ha dichiarato Livia Spera, Segretario Generale dell’ETF.
Un settore pericoloso spinto sull’orlo del baratro
Una nuova ricerca commissionata dall’ITF, “Commercial Pressures, Working Conditions, and Safety Risks in the Road Transport Industry”, rivela le scioccanti condizioni che gli autisti affrontano a livello globale:
• In India, i veicoli commerciali rappresentano il 23% di tutti i decessi sulle strade nonostante rappresentino solo il 4,4% dei veicoli in circolazione. Gli autisti di camion dichiarano di lavorare 16-20 ore al giorno, con stipendi mensili pari a soli 67 dollari e di dover affrontare informalità, cattive condizioni dei veicoli e corruzione diffusa.
• In Kenya, gli incidenti stradali mortali sono aumentati del 17% tra il 2019 e il 2023, in parte a causa dei bassi salari e della pressione algoritmica nelle app di ride-hailing. Il 49% dei lavoratori di ride-hailing intervistati ha ammesso di essersi addormentato al volante, mentre l’81,5% ha riscontrato affaticamento.
• In Brasile, gli autisti di camion autonomi dichiarano di non essere in grado di guadagnare abbastanza denaro per coprire il costo dei loro veicoli. Spiegazione dell’impatto di un lavoratore ha affermato, l’autista “è assonnato, stanco… non mangia correttamente, si stressa, si innervosisce, gli incidenti accadono”.
Questi risultati sottolineano che la causa principale della stanchezza e degli incidenti stradali non risiede nei singoli lavoratori, ma va individuata in come è strutturato il settore, ovvero, dove poche grandi aziende traggono profitto, guadagnano, dalla compressione delle retribuzioni e dall’imposizione di orari non sicuri, mentre i lavoratori e il pubblico pagano con la loro vita.
Inoltre, lo studio fa emergere che i sistemi di Safe Rates, stabilendo standard equi per retribuzione e condizioni, possono portare a miglioramenti reali:
• In Corea del Sud, dopo l’introduzione del sistema Safe Rates, il numero di autisti che si addormentano regolarmente alla guida è diminuito del 25,8%. Anche l’eccesso di velocità e il sovraccarico sono diminuiti significativamente.
• In Australia, nel Nuovo Galles del Sud, il sistema Safe Rates si stima che abbia contribuito, negli ultimi anni, ad evitare almeno 205 vite da incidenti con autoarticolati. Nuove modifiche legislative promettono di estendere questi risultati positivi a livello nazionale.
Cosa sono le safe rates
Garantire Tariffe Sicure Safe Rates significa che gli autisti sono pagati per tutto il tempo in cui lavorano, consentendo loro di guadagnare abbastanza per guidare in sicurezza e sostenere le proprie famiglie. Se gli autisti possiedono i propri veicoli, le Tariffe Sicure Safe Rates vengono calcolate per garantire che possano coprire i costi di acquisto, manutenzione e utilizzo degli stessi. Le Tariffe Sicure possono essere garantite tramite accordi multilaterali o sistemi di regolamentazione legale che:
• Stabiliscono standard per retribuzioni e condizioni eque e paritarie per tutti gli autisti
• Responsabilizzano tutti gli stakeholder del settore, comprese le aziende al vertice delle catene di fornitura del trasporto su strada
• Includono rigide disposizioni in materia di monitoraggio e applicazione delle norme
• Coinvolgono i sindacati nel processo di definizione, monitoraggio e applicazione degli standard.