Una decisione che potrebbe danneggiare lavoro e servizio
“La decisione assunta dal Governo di bandire la gara per l’affidamento dei servizi ferroviari intercity nel periodo 2027–2041 pone tutta una serie di preoccupazioni”. A dichiararlo unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti sulla misura approvata nell’ambito del Decreto Infrastrutture, spiegando che “se non correttamente perimetrata, all’interno di un quadro contrattuale di regole certe, questa decisione rischia di produrre danni non solo ai lavoratori ma al sistema dei trasporti italiano”.
“L’’eventuale gara – sottolineano le organizzazioni sindacali – dovrà definire correttamente regole e certezze finalizzate a promuovere innovazione, concorrenza, l’innalzamento degli standard di sicurezza, qualitativi, ma allo stesso tempo riteniamo prioritaria l’esigenza di garantire tutele certe per i lavoratori e le lavoratrici attualmente impiegati nel settore”.
“Tra gli obiettivi della futura disciplina – chiedono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti – dovrà esserci espressamente la previsione di un’adeguata clausola sociale e contrattuale che salvaguardi la continuità occupazionale, i diritti acquisiti e i livelli retributivi consolidati nel tempo. In questo senso, invitiamo il governo a mutuare quanto già previsto per il trasporto pubblico locale, dove la normativa vigente assicura idonee garanzie per il personale coinvolto in caso di subentro di nuovi operatori a seguito di procedura di gara”.
“E’ inoltre imprescindibile – evidenziano i sindacati – che l’accesso ai contributi pubblici destinati al settore sia vincolato all’applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro delle attività ferroviarie, quale riferimento fondamentale per condizioni di lavoro uniformi e dignitose”.
Solo attraverso l’inclusione di tali misure – affermano Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti – sarà possibile coniugare il principio di concorrenza con il rispetto dei diritti dei lavoratori, evitando che l’efficientamento del servizio si traduca in un arretramento delle tutele sociali e contrattuali ed anche quanto già è avvenuto nel cargo ferroviario”.
“È necessario – concludono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti – un incontro che chiederemo a breve al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”.