RIDARE DIGNITÀ AL PAESE, ALLE PERSONE, AL LAVORO.

SICILIA

Porti di Palermo e Termini Imerese, Filt Cgil , Fit Cisl e Uiltrasporti: “Sicurezza a bordo e lavoro al centro del confronto. Ripristinato l’equilibrio tra sicurezza e lavoro. Salva l’occupazione di 230 lavoratori portuali, grande apprezzamento per l’attività di mediazione del Commissario Annalisa Tardino”

Porti di Palermo e Termini Imerese, Filt Cgil , Fit Cisl e Uiltrasporti: “Sicurezza a bordo e lavoro al centro del confronto. Ripristinato l’equilibrio tra sicurezza e lavoro. Salva l’occupazione di 230 lavoratori portuali, grande apprezzamento per l’attività di mediazione del Commissario Annalisa Tardino”

 Raggiunto l’accordo “ponte” siglato tra l’azienda  Portitalia e la Compagnia Armatoriale Grandi Navi Veloci, che consente e garantisce maggiore sicurezza e tutela l’occupazione nei  porti di Palermo e Termini Imerese, in attesa di una più ampia ridefinizione delle intese nel corso del 2026. Soddisfatti i sindacati Filt Cgil Fit Cisl Uiltrasporti. “L’accordo è stato possibile grazie all’intervento diretto del Commissario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale Annalisa Tardino, che ha svolto un ruolo centrale di mediazione, riportando al tavolo le parti dopo mesi di tensioni e contrapposizioni che avevano avuto gravi ripercussioni sulla sicurezza delle operazioni a bordo e sui livelli occupazionali dei due scali” dichiarano.   Il contenzioso tra Portitalia e Grandi Navi Veloci ha avuto origine dalla gestione del rizzaggio dei mezzi a bordo delle motonavi di proprietà di Grandi Navi Veloci, denunciato dai sindacati nell’ambito dell’attivazione delle procedure di raffreddamento di questo mese. “Tra le aziende vige da circa un anno, un accordo economico innovativo che non trova applicazione in nessun’altra realtà portuale del Paese, basato sulla quantità di catene applicate per la messa in sicurezza dei trailer in navigazione, sostituendolo ad un accordo storico che prevedeva il pagamento a trailer,  un sistema che negli ultimi mesi ha portato a privilegiare logiche di risparmio a scapito delle corrette procedure operative”.  In particolare, si era giunti a richiedere l’applicazione di sole tre catene per ciascun mezzo, in evidente violazione degli standard di sicurezza previsti dalle normative internazionali e dalle buone prassi portuali.

“Questa prassi, volta a ridurre i costi e i tempi di imbarco, ha determinato un grave abbassamento delle condizioni di sicurezza, mettendo a repentaglio la salute dei lavoratori portuali e l’incolumità delle persone e delle merci a bordo. Al tempo stesso, ha generato criticità operative, nonchè un pesantissimo aumento del carico di lavoro ai 150 lavoratori attualmente in organico in Portitalia, e un grave problema occupazionale che coinvolge gli 82 lavoratori della CLP Sicilia Occidentale ex art.17, il cui mancato impiego ha causato un forte incremento dell’IMA – (Indennità di Mancato Avviamento)” aggiungono.

A fronte di ciò Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, sulla base delle gravi criticità registrate, hanno in un primo momento attivato la procedura di raffreddamento  proclamando lo stato di agitazione nei porti di Palermo e Termini Imerese, successivamente hanno proclamato 72 ore di sciopero per le prime tre giornate di ottobre. “Tale passaggio si è reso necessario per richiamare con forza l’attenzione delle aziende coinvolte sul rispetto delle normative vigenti e sul mantenimento di adeguati standard di sicurezza, troppo spesso disattesi negli ultimi mesi”. In questo contesto di forte tensione, la nuova Commissaria dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia ha assunto un ruolo determinante, intervenendo come mediatrice unica tra Portitalia e Grandi Navi Veloci. “Grazie alla sua azione è stato possibile riaprire un dialogo tra le parti, riportando l’equilibrio interno e consentendo di individuare una soluzione che scongiura l’interruzione del servizio e tutela l’occupazione di 230 lavoratori operanti all’interno dei porti di Palermo e Termini Imerese”. “Il rizzaggio non è un’attività accessoria – dichiarano i rappresentanti sindacali – ma una funzione centrale e imprescindibile per la sicurezza delle navi, dei mezzi e delle persone. La tutela del lavoro passa innanzitutto dal rispetto delle regole e dal riconoscimento delle competenze dei portuali. Ringraziamo la Commissaria Tardino per la sensibilità istituzionale e la determinazione con cui ha restituito equilibrio e dignità ad una vicenda che rischiava di degenerare.”

Grazie al nuovo accordo, si garantisce una ripresa delle corrette dinamiche lavorative, valorizzando le competenze del lavoro portuale qualificato e il rispetto delle normative in materia di sicurezza e lavoro. L’accordo rappresenta un’intesa transitoria, in attesa che i prossimi incontri  del 2026 permettano una definizione strutturale e duratura del rapporto tra le parti.

“Confermiamo la nostra vigilanza e impegno affinché il porto di Palermo e Termini Imerese continuino ad essere un presidio di sicurezza e lavoro stabile” concludono Filt Cgil Fit Cisl Uiltrasporti