Si è svolto oggi, martedi 30 novembre, il consiglio territoriale Grande Emilia. L’intervento di chiusura dei lavori è stato affidato al Segretario Generale Uiltrasporti Claudio Tarlazzi.
“La crescita economica che stiamo registrando in questo momento è importante, ma va consolidata, così come bisogna intervenire sui fattori che hanno determinato la spinta inflazionistica. Gli investimenti che verranno effettuati con il piano di ripresa e resilienza sono fondamentali per i settori dei trasporti, delle infrastrutture e della logistica ma bisogna concentrarsi anche su politiche industriali che mettano al centro la crescita del lavoro sia in termini quantitativi che qualitativi. Sicurezza, tutele sociali e un duro contrasto allo sfruttamento e alla sempre crescente destrutturazione del lavoro, sono tematiche imprescindibili per avviare un nuovo modello di sviluppo del Paese che consenta i progetti di vita delle nostre donne, dei nostri giovani e dei lavoratori tutti.
Stiamo lavorando su diversi fronti – ha continuato il segretario generale – per assicurare interventi adeguati. Il 13 dicembre ci sarà uno sciopero generale dei servizi ambientali per rivendicare il diritto al rinnovo del contratto sempre più necessario per invertire la rotta intrapresa che punta a destrutturare il settore e precarizzare il lavoro.
Il 17 dicembre poi ci sarà uno sciopero di 24 ore dei lavoratori dei porti per chiedere che venga emanato quanto prima il decreto attuativo di armonizzazione delle norme specifiche del settore con il Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro e che venga riconosciuto il lavoro portuale come usurante. Sul trasporto pubblico locale, dove è aperta la vertenza per il rinnovo del contratto, si è instaurato un dialogo con il Ministero dei trasporti al fine di individuare misure di contrasto al fenomeno delle aggressioni sempre più frequenti.
Il rilancio del Paese – ha concluso Tarlazzi – deve necessariamente passare per una nuova visione del lavoro che sia più qualificante, ma anche più sicuro. L’attenzione sul tema della sicurezza per noi rimane sempre molto alto. 1000 lavoratori morti nei primi 10 mesi dell’anno rappresentano uno stillicidio a cui dobbiamo assolutamente mettere fine.”