RIDARE DIGNITA' AL PAESE, ALLE PERSONE, AL LAVORO.

SICILIA

Marittimi, presidio davanti alla Prefettura di Palermo

Marittimi, presidio davanti alla Prefettura di Palermo

Di Cristina: “Abolire il provvedimento nazionale di decurtazione delle indennità di malattia. È una questione di sicurezza, per i lavoratori e per l’utenza”

Questa mattina, facendo seguito allo stato di agitazione proclamato lo scorso 15 gennaio a livello nazionale, il comparto marittimo ha organizzato un presidio davanti alla Prefettura di Palermo. Il commissario straordinario Uiltrasporti Sicilia Katia Di Cristina e i segretari generali regionali di Filt Cgil e Fit Cisl hanno consegnato al capo di Gabinetto un documento, per sollecitare il Prefetto a farsi portavoce nei confronti del Governo nazionale per sollecitare l’abolizione del provvedimento adottato in Finanziaria, che prevede la decurtazione dell’indennità di malattia.

“Si tratta di un settore strategico per il nostro Paese – sottolinea il commissario straordinario Uiltrasporti Sicilia Katia Di Cristina – e lo è soprattutto per la nostra terra. Ma nella Legge di Bilancio il Governo ha ridotto le indennità dei marittimi dal 75 al 60%. Questo provvedimento mette a repentaglio la salute dei marittimi. Intanto, è un sistema che non garantisce un’assistenza adeguata, perché spesso si registrano ritardi nell’erogazione. Inoltre, adesso con questa decurtazione si rischia che il marittimo pur di non avere problemi economici e pur di provvedere al sostentamento della propria famiglia vada a lavorare anche in condizioni di salute non perfette. Questo rischia di causare un serio problema di sicurezza sul lavoro dei marittimi, ma anche dell’utenza. Per cui, chiediamo l’abolizione di questo decreto. Chiediamo anche – aggiunge – che il Governo intervenga per farci comprendere quali sono i nuovi criteri con cui vorrà calcolare l’indennità di malattia di quello che, ricordiamo, è un lavoro molto pesante, e usurante. In particolare – ci tiene a far notare Di Cristina – abbiamo chiesto a Sua Eccellenza il Prefetto di riportare alla direzione Inps regionale le preoccupazioni dei lavoratori siciliani in vista dell’incontro del prossimo 30 gennaio a Messina. I ritardi nel pagamento degli stipendi arrivano anche a quattro-cinque mesi. La situazione è allarmante”.