Si è svolto questa mattina a Roma l’attivo nazionale Uiltrasporti del settore del Multiservizi.
L’incontro, a cui hanno partecipato numerosi rappresentanti regionali provenienti da ogni territorio, è stato organizzato in vista della presentazione della piattaforma di rinnovo del Ccnl di settore.
Ad aprire i lavori il Segretario nazionale Marco Verzari che ha illustrato le principali rivendicazioni sindacali che verranno presentate poi unitariamente al tavolo delle trattative. Numerosi temi molto importanti che vanno dall’impedimento dal dumping al miglioramento delle relazioni industriali, dal part time ciclico all’inquadramento, dalla bilateralità alla salute e sicurezza, dal bilanciamento vita lavoro alle internalizzazioni.
Dopo un interessante e ricco dibattito grazie al quale sono state individuate altre criticità da affrontare, le conclusioni sono state affidate al Segretario Generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi.
“Essere protagonisti in un settore così complicato – ha detto Tarlazzi nel suo intervento – non è affatto scontato e se la Uiltrasporti oggi rappresenta oltre 23 mila iscritti di questo settore è grazie soprattutto alle strutture territori e regionali che danno quotidianamente supporto alle lavoratrici e ai lavoratori del multiservizi. Questo è un settore complesso che richiede grande impegno e soprattutto esige risposte vere e concrete.
Vivremo questo rinnovo con meno ansia del precedente perchè nell’ultimo contratto che abbiamo rinnovato abbiamo reso automatico il recupero del potere d’acquisto alla scadenza del contratto. Un meccanismo che dobbiamo difendere e salvaguardare perché adesso ci da maggiore sicurezza sulla parte economica e ci permette di concentrare la nostra attenzione sul piano normativo nella convinzione che una buona normativa salvaguarda anche il livello retributivo.
La lotta al dumping e le relazioni industriali sono due punti fondamentali su cui dobbiamo insistere soprattutto in questo settore dove si sceglie di appaltare per motivi economici e si cerca l’azienda che costa meno senza badare al fatto che chi costa meno non investe in sicurezza e formazione e non valorizza i lavoratori; bisogna invece appaltare per motivi organizzativi applicando il contratto strettamente connesso all’attivitá da svolgere e stipulato dai sindacati maggiormente rappresentativi a livello nazionale.
La fase assembleare sarà indispensabile per creare consapevolezza e trasmettere la forza che può dare un collettivo, perchè tutti insieme possiamo ottenere un risultato importante”.