RIDARE DIGNITÀ AL PAESE, ALLE PERSONE, AL LAVORO.

SICILIA

Tpl, adesione del 100% al terzo sciopero Amat e al secondo di Sicilbus

Tpl, adesione del 100% al terzo sciopero Amat e al secondo di Sicilbus

Di Cristina: “L’obiettivo è uscire dall’emergenza, ma anche programmare il futuro. Chiediamo il supporto della politica per tutelare i lavoratori da retribuzioni che non stanno al passo con il costo della vita”

Sfiora il 100% dell’adesione anche la terza giornata di sciopero Amat a Palermo, con il presidio organizzato davanti a Palazzo Comitini, sede del consiglio comunale.

Le preoccupazioni sono aumentate rispetto all’ultima volta che i lavoratori dell’azienda di trasporto pubblico del capoluogo erano scesi in piazza.

“Avevamo una vertenza in corso – spiega la commissaria straordinaria Uiltrasporti Sicilia, Katia Di Cristina – che prevedeva la richiesta di rinnovo del contratto di secondo livello, scaduto da almeno 15 anni. Nel frattempo, però, è subentrato un problema più grave a nostro avviso che riguarda il bilancio del 2022. La chiusura è stata di quasi 22 milioni di negatività. Chiediamo di essere convocati per cercare di comprendere come a venir fuori da una situazione di questo tipo. Buona parte delle criticità – sottolinea – sappiamo che non derivano da responsabilità ascrivibili totalmente all’azienda, tra cui quella del ‘vuoto per pieno’ del periodo Covic non pagato da parte della Regione, ma anche di un sistema tram costantemente in perdita”.

Ciò su cui si dovrebbe poter agire subito, invece, è l’officina, con i 37 somministrati che da fine marzo sono rimasti a casa.

“Bisogna trovare una soluzione – afferma la commissaria – anche perché tutto ciò sta cominciando a creare problemi con ritardi delle partenze dei bus. C’è da dire – fa notare – che esiste uno spiraglio per quanto riguarda l’organizzazione del lavoro degli autisti. Lo abbiamo sollecitato più volte come Uiltrasporti e adesso sono stati richiamati gli ultimi 27 vincitori del concorso, cosa che dà un po’ di respiro”.

L’obiettivo, però, è lavorare sulla programmazione, “perché mensilmente Amat registra uscite dall’azienda per pensionamento. Servirebbe un turnover, i 27 assunti non saranno sufficienti a lungo. Si dovrebbe iniziare a intervenire da questo punto di vista, per non trovarsi totalmente impreparati”.

Oggi a scioperare sono stati anche i lavoratori di Sicilbus, l’azienda privata di trasporto extraurbano, che collega Palermo con i Comuni limitrofi. “Non è mai esistita una contrattazione di secondo livello, ma da denunciare – afferma Di Cristina – è anche una totale assenza delle relazioni sindacali. La proprietà dell’azienda non si presenta neanche quelle poche riunioni che vengono convocate, che vengono gestite da un legale. A queste condizioni sarà difficile trovare una sintesi tra le esigenze dell’azienda e quelle dei lavoratori, che sono spesso costretti a lavorare più pre del previsto senza straordinari né buono pasto. Il problema più grande, però – conclude – è la precarizzazione degli autisti. Quasi la metà nei mesi estivi non percepisce una retribuzione. Nel 2024 non è più sostenibile che si porti avanti l’idea di un lavoro sempre più povero, mentre il costo della vita continua ad aumentare. Abbiamo bisogno del sostegno della politica per non continuare la gara al ribasso, risollevare le tutele e le retribuzioni per lavoratrici e lavoratori di tutta la Sicilia”, conclude.