Uiltrasporti: “Siamo pronti ad un’altra azione, se non arriveranno risposte da parte dell’Azienda”
Nella giornata in cui tutta Palermo si è fermata per lo sciopero – e il corteo – dei lavoratori Amat, anche il trasporto extraurbano del capoluogo siciliano ha visto uno stop.
A incrociare le braccia ieri, mercoledì 21 febbraio, sono stati i dipendenti della Sicilbus s.p.a., l’azienda che ha in gestione il collegamento tra Belmonte, Misilmeri, Portella di mare, Bagheria, Villabate, Bolognetta e Palermo.
L’adesione allo sciopero di quattro ore è stata massiccia, raggiungendo picchi di oltre il 90%, tra il personale di movimento, che si è fermato dalle 9 alle 13, e il resto del personale che ha scioperato nelle ultime quattro ore di servizio.
La vertenza Sicilbus va avanti da anni. Dopo una serie di incontri interlocutori, c’è stato un parziale accoglimento delle richieste delle OO.SS., da cui sono state esclusi i tempi di percorrenza e i buoni pasto.
Risale alla fine di novembre 2023 la prima fase di procedura di raffreddamento chiusa in modo negativo al termine dell’incontro del 7 dicembre con l’Azienda. A questa, era succeduta una seconda fase, con il tentativo conciliativo della Prefettura di Palermo, l’11 gennaio, andata anche questa a vuoto.
Non avendo ricevuto ancora nessuna comunicazione da parte dell’Azienda, i lavoratori sono pronti ad una nuova azione di sciopero, che sarà programmata nei prossimi giorni.